“La tua crudeltà e disumanità si sono protratte per sei mesi” scrive Chiara Tramontano, sorella di Giulia che uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello a maggio 2023 nella loro casa di Senago (Milano). La giovane, presente alla prima udienza alla Corte di Assise di Milano, ha pubblicato una storia sul proprio profilo Instagram in cui ha commentato le parole dell’imputato.
L’ex barman è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi, dalla crudeltà e dal legame di convivenza. Dovrà rispondere anche di occultamento di cadavere e interruzione non volontaria di gravidanza. Ha ucciso Giulia Tramontano con 37 coltellate mentre era incinta di Thiago, al settimo mese.
Impagnatiello ha detto: “Quel giorno ho distrutto la vita di Giulia e del bambino. Quel giorno con loro anche io me ne sono andato”. E ancora: “Non chiedo che queste scuse siano accettate, non posso chiedere perdono, chiedo solo che possano essere ascoltate. Se questa è l’occasione e il luogo per farlo porgo le mie scuse”. E infine: “L’unica cosa che faccio è, la sera prima di dormire, sperare di non svegliarmi al mattino dopo”.
“Effimero tentativo di insuinare un blackout di “una notte”. La tua crudeltà e disumanità si sono protratte per sei mesi in cui ha avvelenato mia sorella e mio nipote, premeditando la loro morte. Puoi averlo dimenticato tu o i tuoi consiglieri, non io”, scrive Chiara Tramontano. Nel corso dell’autopsia infatti gli inquirenti hanno accertato che Impagnatiello aveva avvelenato la compagna incinta per diversi mesi.