E’ iniziato oggi il processo, la prima udienza per l’omicidio di Giulia Tramontano, barbaramente uccisa da Alessandro Impagnatiello mentre era incinta al settimo mese.
Ha chiesto scusa in lacrime alla famiglia di Giulia, Alessandro, che si è presentato in aula e ha voluto parlare di quello che era successo.
“Sto chiedendo unicamente a tante persone scusa ma non sarà mai abbastanza”. Alessandro Impagnatiello lo ha detto nelle dichiarazioni in aula dove è imputato per l’omicidio della fidanzata incinta Giulia Tramontano.
“Sono stato preso da qualcosa che risulterà sempre inspiegabile e da disumanità – ha aggiunto – Ero sconvolto e perso. Quel giorno ho distrutto il bambino che ero pronto ad accogliere. Quel giorno anche io me ne sono andato, sono qui a parlare ma non vivo più. Non chiedo che queste scuse vengano accettate, perché sto sentendo ogni giorno cosa vuol dire perdere un figlio e molto di più, non posso chiedere perdono”.
Poco dopo su Instagram Chiara Tramontano, la sorella di Giulia, risposto.: «Puoi chiedere scusa se per errore hai urtato lo specchietto della mia auto. Non puoi chiedere scusa se hai avvelenato mia sorella e mio nipote, prendendoci in giro e deridendone la sua figura. Non hai diritto a pronunciare, invocare o pensare a Giulia e Thiago dopo averli uccisi barbaramente, meriti di svegliarti ogni giorno in galera ripensando a ciò che hai fatto e provando ribrezzo per te stesso».