Il giorno della prima udienza del processo per l’omicidio di Giulia Tramontano, a carico di Alessandro Impagnatiello, è sicuramente un giorno di grande impatto emotivo e mediatico. L’omicidio avvenuto il 27 maggio 2023 ha destato scandalo nell’opinione pubblica.
Stracolma l’aula nella prima Corte di Assise di Milano: poco prima dell’inizio dell’udienza, i giornalisti e i curiosi sono stati fatti uscire. I giudici sono in camera di consiglio per decidere sulle richieste di costituzione di parte civile presentate dai famigliari, dal Comune di Senago, dall’associazione Penelope e dall’associazione campana Polis.
Impagnatiello è detenuto a San Vittore, ed è arrivato in aula accompagnato dagli agenti della polizia penitenziaria. Con lo sguardo basso, testa china, barba e baffi il 30enne indossa un giaccone scuro, jeans e scarpe da ginnastica. Sul suo volto c’erano le lacrime, ma non si sa se i giudici permetteranno a telecamere e fotografi di continuare le riprese.
Intanto in aula, come riporta Il Messaggero, sono arrivati prima Chiara, la sorella di Giulia, e poi i genitori della vittima e il fratello. La richiesta è quella dell’ergastolo per l’uomo che ha ucciso la loro figlia e sorella con 37 coltellate, mentre era incinta al settimo mese.