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Alessandro Impagnatiello in carcere le prime parole: “Stavo bevendo un drink. Preoccupato solo per l’auto”

Il tremendo Omicidio di Giulia Tramontano ha scosso tutta l’Italia e così l’intervista tv alla sorella Chiara fa emergere anche dei particolari su Alessandro Impagnatiello. Il fidanzato della ragazza di Sant’Antimo che ha ucciso lei con 37 coltellate mentre era incinta del loro bambino, al settimo mese, ma non solo. Ha provato a carbonizzare il corpo diverse volte e aveva tentato di farle perdere il bambino somministrandole topicida per mesi.

Emergono particolari agghiaccianti su Impagnatiello, “narcistista overt” da manuale. Non empatico senza sentimenti. Appena arrivato al carcere di San Vittore ha detto: «Pensate che una settimana fa ero in via Montenapoleone a bere un drink e ora sono qui in carcere a rischiare l’ergastolo. Da Montenapoleone a San Vittore con l’ergastolo».

Il 1 giugno, giorno dopo l’arresto gli psicologi del carcere lo descrivono perfettamente a suo agio, al punto che dà loro del tu. È lucido, impassibile, piange solo per sua madre e il fratello che – dice – soffriranno perché legati a Giulia, non ha problemi a dormire. La sua preoccupazione è l’auto e il passaggio di proprietà, si è tranquillizzato quando il 28 agosto riesce ad ottenere il passaggio della vettura dove ha trasportato il cadavere di Giulia alla compagna di suo fratello.