Da Natale a Santo Stefano, il programma di Stefano De Martino, ha avuto un buon seguito su Rai Due. Il conduttore nel parlare di se stesso ha voluto celebrare anche le persone che hanno permesso a lui di diventare così famoso. Su tutti Maria De Filippi, ma fa anche il nome di Belen, anzi la rende protagonista di un monologo.
“Quando mi fidanzo con Belen Rodriguez, io avevo 22 anni e lei aveva già fatto due Festival di Sanremo. Tutti sapevano chi fosse Belen. Eravamo fidanzati da tre giorni e li mi fa, durante una pausa di lavoro, andiamo a mangiare un hamburger anziché mangiare nella mensa”.
“Sono in moto, Belen è seduta dietro di me e le sue braccia sono attorno alla mia vita e io accelero, perché ogni volta che accelero lei si stringe a me. E a me me piace. E più accelero e lei più si stringe a me. Siamo insieme da tre giorni, ho 22 anni e io sono innamorato pazzo“. Poi ricorda l’incidente: “Ho preso un Ford Transit in pieno. L’ho sfondato con la faccia, mi ricordo ancora la tappezzeria. Ma riprendo conoscenza. Mi sfilo il casco. Mi sfilo il Transit e penso: Belen! Che figura ‘e merda!”. Poi racconta: “Mi giro e le chiedo se sta bene, visto che vedo tutto quel sangue e lei mi fa: tranquillo, quel sangue è il tuo”.
Era il 27 aprile 2012 su Via Tiburtina e i giornali così vennero a sapere della relazione tra i due, scrissero di tutto e fecero foto infinite. Alla fine la storia venne a galla. Nel monologo, Stefano De Martino racconta che all’arrivo in pronto soccorso tutti erano per Belen e nessuno per lui: “Eravamo in pronto soccorso, in codice rosso del Sandro Pertini dove arriva Belen! E poi arriva un altro. Belen aveva un graffietto sul polso e una caviglia che sembrava slogata e attorno a lei c’erano medici, paramedici, primari, comprimari, pediatri, ortopedici, dermatologi e io che avevo il setto nasale fratturato, cinquanta punti di sutura sul braccio sinistra, tendine lacerato ero al pronto soccorso dietro una tenda con un infermiere tirocinante. Lui mi guarda e fa: “Oh, ma tu lo sai chi ci sta di là? Belen!”. A me non è rimasto altro che dire: “Sì, lo so, è venuta con me”.