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Gigi D’Alessio, le parole del cantante a Fedez: “Attenzione che ci scappa il morto. Solo razzismo nei miei confronti”

Fedez ha affrontato, nel corso della scorsa puntata di Muschio Selvaggio, un tema molto delicato, insieme a Gigi D’Alessio e Luché riferendosi al caso Shiva. Il rapper è finito in carcere per aver partecipato a una spedizione punitiva conclusasi con omicidio e ora ha scritto una lettera alla figlia appena nata che non potrà incontrare.

“Se nella scena rap dai per scontato che questo faccia parte del gioco, ci metto la mano qui sopra che entro un anno ci scappa il morto, lo dico da due anni che ci scappa il morto. Dobbiamo arrivare a questo?”.

Fedez e Luce poi parlano di dissing e a quel punto interviene il cantante che dice: “Io non vedo l’ora di fare un dissing”. “Un conto è raccontarla, un conto è inneggiarla, sono due storie completamente diverse”, interviene D’Alessio: “Io vivo nel mio quartiere in cui si ammazza la gente e poi invece dico com’è bello stare in questo quartiere in cui si ammazza la gente, sono due cose completamente diverse”.

“Se sei rapper devi tenere la pistola a casa? La mia domanda è questa! No, perché lui sta dicendo che ci scappa il morto, tu mi stai dicendo mo ti faccio vede’ a Napoli che succede, mi state mettendo nu ca*z di terrorism in collo, c’ho paura!”. Poco dopo Fedez gli chiede: “Secondo te che ci sei proprio dentro per evitare che ci scappi il morto cosa bisognerebbe fare?”. Pronta la risposta di Gigi D’Alessio: “Le pistole a salve”. Poi il cantante parla della sua esperienza con i rapper e di come sia cambiata la musica in questi anni. “Pensate che ho subito un razzismo, nessuno passava le mie canzoni perchè erano in napoletano. A Sanremo non volevano farmi cantare Non dirgli mai, l’unica frase in napoletano. Ma io la cantai perché era in diretta”.