Ancora tremori e boati, un altro sciame sismico ha interessato la zona dei Campi Flegrei ieri notte. La scossa più forte è stata registrata alle 23,57 con epicentro in via Vigna, di magnitudo 2.5, ma a una profondità di 2 chilometri
Notte insonne per la popolazione che ha avvertito ancora gli eventi sismici dichiarando di aver sentito prima il boato e poi le scosse. Secondo l’Ingv c’è stato un altro sciame sismico iniziato alle ore 21,28 del 27 settembre e costituito da 89 terremoti.
I piani di evacuazione
I terremoti degli ultimi mesi hanno allertato l’attenzione sui Campi Flegrei. Proprio qualche giorno fa un sisma di magnitudo 4.2, il più forte degli ultimi 40 anni, si è verificato alle 3.35 di mercoledì 27 settembre.
In questi giorni ne stanno parlando tutti gli esperti per cui bisognerà attuare dei pianini evacuazione idonei. Come riporta Fanpage.it, che ha parlato con il viceprefetto Simonetta Calcaterra, dirigente dell’Area V – Protezione Civile della Prefettura di Napoli
Lo scorso 18 settembre, Giuseppe De Natale, dirigente di ricerca dell’Ingv, ha inviato una mail alla Prefettura di Napoli chiedendo che si evacuasse la zona rossa dei Campi Flegrei per verificare la sicurezza degli edifici. “La Prefettura ha provveduto a inoltrare tale comunicazione agli organi e agli istituti competenti per precise valutazioni in materia. Al momento non si evidenziano tali criticità. Anche da questo punto di vista, però, si tratta di considerazioni tecniche”.
“Per evidenziare criticità nei piani di evacuazioni c’è bisogno di testarli. Sicuramente ci potrebbero essere problemi per quanto riguarda le vie di fuga. In questo senso, c’è bisogno di esercitazioni pratiche, sul campo, per evidenziare eventuali problemi e criticità. L’ultima esercitazione risale al 2019; si sta lavorando anche in questo senso per mettere in campo una nuova esercitazione che possa evidenziare, nel caso, criticità nei piani di evacuazione”.