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Mariantonietta, folgorata a 15 anni in vasca: il caricabatterie cinese ha provocato la morte

Svolta nel caso della morte di Mariantonietta Cutillo, la ragazza di 15 anni morta folgorata nella vasca da bagno di a Montefalcione, in Irpinia, lo scorso 2 maggio. Stava facendo una videochiamata con un’amica quando improvvisamente le sarebbe caduto il telefono in vasca provocando il decesso per scarica elettrica.

I carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano hanno sequestrato ieri in via preventiva i caricabatterie di cellulare dello stesso tipo di quello utilizzato nello smartphone della ragazza, a 5 imprenditori, di cui 4 cinesi. Sono risultati “non conformi agli standard di fabbricazione comunitari e pertanto potenzialmente pericolosi”. Sono stati indagati per omicodio colposo e reati di frode in commercio e vendita di prodotti industriali con marchi finti.

Dalle indagini è emerso che il “decesso seguì alla scarica elettrica, risultata fatale, che si propagò attraverso il corpo della minore direttamente dalla estremità libera del cavo USB che stava utilizzando mentre era nella vasca da bagno”.

La Procura di Avellino, guidata dal Procuratore di Avellino, Domenico Airoma, ha lanciato l’allarme: “La diffusione di tale prodotto sull’intero territorio nazionale ha indotto questo Ufficio a estendere le ricerche dello stesso oltre il proprio circondario di competenza e ad adottare la presente comunicazione al fine di tutelare l’incolumità dei consumatori”. Il sequestro preventivo dei caricabatterie è stato eseguito dai carabinieri di Mirabella Eclano ed è stato disposto dal Gip del Tribunale di Avellino.