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Auto esplosa in Tangenziale, i genitori di Fulvio: “Un dolore insopportabile, siamo distrutti”

Non ce l’ha fatta Fulvio Filace, lo studente universitario morto questa mattina per le gravissime ferite riportate venerdì scorso. Era anche lui a bordo dell’automobile, un prototipo sperimentale diesel/elettrico, esplosa mentre percorreva la Tangenziale di Napoli.

Con il giovane c’era anche Maria Vittoria Prati, 65 anni, primo ricercatore del Cnr, rimasta gravemente ustionata e deceduta tre giorni dopo. Il 25enne stava svolgendo il tirocinio presso il CERN per i punti di credito utili alla laurea magistrale in Ingegneria Informatica. Anche lui, ustionato sul 70% del corpo, era ricoverato nel Centro Grandi Ustionati del Cardarelli. Le sue condizioni, fino a ieri stabili, si sono improvvisamente aggravate stamattina quando una crisi respiratoria improvvisa ha messo fine alla sua giovane vita.

Di seguito, le dichiarazioni della famiglia Filace-Corsaro: “Siamo emotivamente distrutti per la perdita di Fulvio. Non ci sono più i sogni di quel ragazzo gentile di 25 anni, non c’è più la speranza di una famiglia che sta patendo un dolore insopportabile. Purtroppo nelle ultime ore le sue condizioni erano peggiorate. Ringraziamo chiunque ci stia dedicando un messaggio di vicinanza. Vi chiediamo rispetto e silenzio per questo momento drammatico, in attesa che la Verità e i responsabili della morte di Fulvio vengano presto a galla. Al momento non intendiamo rilasciare ulteriori dichiarazioni. Grazie”.