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La storia di piazza Santa Maria degli Angeli è una vergogna della bassa politica

Di Kamalei von Meister

Sono nato a Monte di Dio 25 anni fa. La piazza era stata appena riqualificata, aiuole e alberi presero il posto delle auto parcheggiate in modo selvaggio. Ma poi intervenne la Gru Selvaggia e nel giro di pochi anni la piccola oasi verde in mezzo al cemento è stata smantellata per aprire il cantiere della la futura stazione Chiaia della linea 6. Una indicente inutilità. Mentre scrivo il cantiere è aperto e i lavori in corso. Anzi mi correggo, i lavori sono fermi. Il cantiere dell’Ansaldo in città ha seminato piu’ disastri che opere di bene, basta pensare al crollo del palazzo della Riviera di Chiaia.

Come prima cosa fecero abbattere gli otto pini secolari della piazza. Vi rendete conto una piazza appena rifatta, con tanto di taglio del nastro dell’allora sindaca Rosa Russo Iervolino veniva rasa al suolo. A chi “facevano comodo” quei lavori? Poi inizia la seconda fase di questa storiaccia: il cantiere sempi- terno. Un cono profondo oltre 40 metri, una galleria di negozi che arriverà fino ai binari, coperta da una gigantesca cupola di vetro. Una stazione “megagalattica” pensavo quando ero ragazzino e guardavo i primi rendering “futuristici”. Chiusura e apertura alternate di via Nicotera creavano problemi alla viabilità, rumori spaccatimpani e nubi di polvere che ci soffocavano. Dagli scavi sbucò pure una necropoli. Fermi tutti, arriva la Sovrintendenza, blocco dei lavori per un annetto.

Crepe e spaccature hanno danneggiato molti appartamenti nelle vicinanze. Fu considerata pericolante perfino la basilica di Santa Maria degli Angeli, famosa per i suoi pregiati marmi. La ferita profonda nelle viscere non sarà mai emarginata anche se adesso è coperta da una specie di navicella spaziale. Poi è cominciato il carosello degli annunci di imminenti aperture: 2018, no 2019, 2020. Poi c’è stato il lockdown. l’Inaugurazione slitta all’aprile 2021? No, salta anche quella data. Intanto tutto tace, sono solo comparsi arbusti e aiuole in soprelevazione che starebbero meglio al cimitero di Poggioreale e che invece bloccano la vista della splendida facciata barocca della basilica. A vergogna si aggiunge vergogna. Ecco a voi le foto dello scuorno.

P.S. 1) Alla copertina di Loro di Montedidio ho dato il mio contributo grafico e un racconto sul quartiere piu’ antico di Napoli che andrebbe tutelato. P.S. 2) A fare la parte del cittadino inerme che deve solo subire non ci sto. A nome della collettività e dell’avvocato Antonella Gagliardo facciamo sentire la nostra rabbia.