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De Laurentiis su Spalletti: “Cena cordiale e amichevole”. E sulla festa-scudetto: “Si farà al Maradona”

È chiaro che il primo giorno che saremo già in viaggio verso un nuovo futuro radioso cominciamo a pensare al mercato. Finora i nostri scouter hanno guardato e annusato il mercato. In ogni anno qualcuno sempre è andato e qualcuno è entrato, io credo che una settimana prima di Dimaro ci dobbiamo vedere per parlare queste cose“. Lo ha detto il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis nella conferenza stampa sul ritiro estivo del Napoli a Dimaro Folgarida dal 14 al 25 luglio rispondendo a una domanda sul futuro del club a partire dal tecnico Luciano Spalletti e dei calciatori azzurri che molte squadre vogliono.

La gatta frettolosa – ha aggiunto De Laurentiis – fece figli ciechi, noi vogliamo che i nostri calciatori sono i nostri collaboratori più importanti. Negli ultimi dieci anni abbiamo fatto cambi e aggiustamenti nella squadra. L’anno scorso un giornalista mi chiese cosa fate mandando via quei geni dal Napoli? Io dissi che vincevamo. E so che è doveroso fare sempre di più, io mi diverto nella competitività. Ma siamo qui oggi per parlare del prossimo ritiro estivo e quindi non mi sottoponete domande che fuoriescono da questo tema. Di calcio parleremo più in là, non c’è bisogno di parlarne oggi. Abbiamo una partita importante che ci aspetta contro l’Inter e oggi si parla del Trentino. Altrimenti mi alzo e me ne vado“.

De Laurentiis a una domanda sulla cena con Spalletti di venerdì scorso ha poi detto: “È stata una cena dovuta e di buonumore, di amicizia e ringraziamento” e poi ha cambiato discorso, parlando della festa per la consegna della coppa dello scudetto “che si terrà – ha detto – il 4 giugno al Maradona con il match che si gioca alle 19 e poi festa fino a mezzanotte“.