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Enrico Caruso, influencer ante-litteram. Convegni e museo, è come se avesse vinto lo scudetto della lirica

di Kamalei von Meister

Intervisto Enrica Donisi, apprezzatissima musicologa, al termine della due giorni (10-11maggio) da lei promossa su “La scuola ciandelliana, Enrico Caruso e le arti nel Novecento” , convegno internazionale all’Istituto di Studi Filosofici di Napoli, auspice e “patron” il prof. Arturo Martorelli, che da anni del prestigioso Istituto è anche riconosciuto “manager” culturale. Sorriso suadente, la prof. Donisi, dedita da diversi lustri a ricerche in materia, e autrice di un ‘illuminante pamphlet “ Enrico Caruso e la scuola ciandelliana” ( edizioni Guida), si sofferma sull’importanza che la scuola di Gaetano Ciandelli, entrato anche nelle grazie di Paganini, e scomparso nel 1856, ha avuto in Italia e nel mondo attraverso i suoi epigoni.

Uno di questi, Vincenzo Lombardi, violoncellista e direttore d’orchestra apprezzato anche da Mascagni, ha avuto un’importanza determinante per la formazione vocale del più grande tenore di tutti i tempi. Proprio da Lombardi Enrico Caruso, poco più che ventenne, apprese la maggior tesaurizzazione dell’arte della voce e della postura che lo consegnarono ad una gloria imperitura sia come tenore che come attore e interprete di scena. Queste tematiche sono state affrontate , oltre che nella relazione della Donisi intitolata “ Da Gaetano Ciandelli a Luigi Stefano Giarda, storia di una scuola nel mondo”, nelle tre sessioni del Convegno.

Nella prima sessione intitolata “ Enrico Caruso e le scuole di musica fra l’Europa e le Americhe” presieduta dal prof. Francesco Fasolino dell’Università di Salerno, sono intervenuti, tra gli altri, Claudio Gison e Giuseppe Montemagno. Nella seconda intitolata “L’influenza della musica italiana nell’America latina” presieduta dalla prof. Roberta Lencioni della Federico II di Napoli, sono intervenuti, tra gli altri, Jorge Martìnez Ulloa, Javiera Tapia, Dario Candela e la prof. Giuliana Muscio, prima ordinario-donna in “Storia del cinema” in Italia, che ha presentato il suo docu-film su “Enrico Caruso The Greatest Singer in the world” e, successivamente, ha tenuto un’inedita relazione su “Enrico Caruso attore cinematografico”.

In collegamento streaming “carusologi” di tutto il mondo. Nella terza sessione, intitolata “ La musica e le arti nel Novecento”, presieduta dalla prof. Nunzia De Falco del Conservatorio di Salerno, sono intervenuti tra gli altri Rossella del Prete, Roberto Calabretto, il Maestro Luca Signorini, acclamato violoncellista, critico e scrittore, la Presidente del costituendo Museo Caruso, Laura Valente, musicologa e manager impegnata nella lirica e nelle arti performative, incaricata dal Ministero per “ Nuovi progetti museali” e, di recentissima nomina, Consigliere del Ministro della Cultura. E, dulcis in fundo, direttore del Museo Caruso che inaugura a luglio.