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Calciatori del Milan ‘a rapporto’ dai tifosi, se fosse successo a Napoli saremmo sulle prime pagine di tutta Italia

C’è stata una scena che ha caratterizzato la giornata di ieri. È accaduto a La Spezia. Era appena terminata la sfida di campionato tra la squadra di casa e il Milan. Il risultato è stato di 2-0 per i liguri. Il raddoppio è stato firmato da un ‘certo’ Salvatore Esposito. Una sorta di contrappasso per i rossoneri che hanno eliminato il Napoli in Champions League ma che sono reduci dalla sconfitta in coppa contro l’Inter e dal pareggio contro la Cremonese (che lotta per la salvezza).

Dopo la batosta di La Spezia, i tifosi – gli ultras – del Milan hanno chiamato a rapporto la squadra sotto la curva. Le immagini sono diventate virali: due capi dei gruppi organizzati, hanno parlato e inveito contro Pioli & Co. L’allenatore ai microfoni della stampa ha dichiarato che i tifosi hanno dato la carica al gruppo e a tutto l’ambiente. Forse non c’è stata nessuna ‘minaccia’ o ‘aggressione’ verbale, ma la vicenda è stata comunque poco gradevole alla vista.

Certo l’umore dei tifosi è stato comprensibile: il Milan rischia di essere eliminato dalla Champions e di non qualificarsi per la competizione europea del prossimo anno. Sarebbe una catastrofe per il club rossonero. Ma immaginiamo se la stessa cosa fosse successa a Napoli o in qualsiasi altro stadio, sotto la curva occupata dagli ultras azzurri. Napoli, il Napoli e i napoletani avrebbero occupato le prime pagine e le home page dei media nazionali?

Quante polemiche e sfottò? Quanti richiami ai soliti luoghi comuni dedicati ai napoletani? Già in merito alla festa scudetto abbiamo avuto gli occhi addosso di un paese intero. Non quelli di chi ha gioito e festeggiato con i cittadini partenopei. Ma quelli di chi era pronto a giudicare i loro comportamenti. Quelli di chi aspettava che la festa si trasformasse in una sorta di guerra. Ci dispiace che vi abbiamo deluso: la festa è stato un tripudio di felicità, il problema – evidentemente -c’è nel rapporto tra la curva e la squadra di un’altra città. Del Nord.