Voce di Napoli | Navigazione

Omicidio Willy, i fratelli Bianchi ‘brutali’: “In 50 secondi l’hanno massacrato. Non si è accorto che stava morendo”

Il procuratore generale Giangiacomo Bruno ha chiesto alla Corte d’assise d’appello di Roma di confermare la sentenza di primo grado per i fratelli Bianchi. Si tratta dell’ergastolo per Marco e Gabriele Bianchi, 23 anni di reclusione per Francesco Belleggia e 21 anni per Mario Pincarelli, tutti accusati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte.

Queste le sue parole, riportate dall’Ansa: “Willy non si è accorto che stava morendo, non ha nemmeno parlato. È stato un omicidio brutale verso un ragazzo indifeso, un atto di macelleria nei confronti di una persona a terra e inerme, che è stata massacrata di botte”.

Tutti sono a conoscenza dell’omicidio di Willy, avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2020, in piazza Oberdan a Colaferro. Intervenuto per proteggere un amico, è stato brutalmente ucciso dai fratelli Bianchi. L’accusa nella giornata di ieri ha spiegato come mai i giudici d’appello dovrebbero confermare le condanne. Secondo la difesa invece la pressione mediatica ha contribuito alla sentenza ingiusta. Ma quello che è accaduto è stato tremendo. Il ragazzo è stato colpito con un calcio al cuore, come testimoniano almeno 30 persone: “Willy non reagisce e annaspa alla ricerca dell’aria, perché viene massacrato per 50 secondi. D’altronde è lo stesso Gabriele a confessare involontariamente di aver dato un calcio con quelle modalità, ossia facendo leva sul palo. Anche se dice di averlo sferrato a Samuele Cenciarelli (l’amico della vittima, ndr). Questo pone una pietra tombale sulla questione” ha concluso il pm. Bisognerà attendere l’udienza dell’11 maggio quando la Corte scioglierà la riserva sulle richieste avanzate dalla difesa di Gabriele.