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De Luca esulta ma la Campania è penultima in Italia per la spesa dei fondi Ue, risorse a rischio: “1,2 miliardi fermi a Bruxelles”

Si tratta di un risultato straordinario nell’utilizzo dei fondi Ue. Ora siamo pronti ad affrontare il delicato periodo di chiusura del periodo di programmazione 2014/2020, mentre il lavoro di messa a punto del nuovo programma FESR 21/27 procede speditamente, con la piena condivisione da parte della Commissione Europea“, queste le dichiarazioni del presidente Vincenzo De Luca, contenuta in una nota della Regione Campania pubblicata il 22 luglio del 2022.

Eppure questo dato ha solo confermato un aspetto: che la regione Campania è la penultima in Italia (davanti soltanto alla Sicilia ultima) nella spesa dei fondi europei. Parliamo delle risorse garantite dal Fondo per lo sviluppo regionale (Fesr). In vetta alla classifica ci sono Lazio e Lombardia che addirittura spendono più di quanto ricevono. Al Sud, invece, ‘comanda’ la Puglia con il 91€ dei fondi utilizzati.

La Campania rischia di non ottenere una parte di queste risorse. Circa 1,2 miliardi sono ancora fermi a Bruxelles. Non è un caso che l’Italia, a livello europeo, è al secondo posto per risorse assegnate ma al penultimo in termini di implementazione. Secondo una relazione redatta dal ministero degli Affari Europei, “Confrontando i dati di avanzamento finanziario tra categorie di regioni si rileva un ritardo significativo delle regioni meno sviluppate e in transizione soprattutto in termini di pagamenti, inferiori di oltre 15 punti percentuali rispetto alle regioni più sviluppate“.

Ma c’è una buona notizia e riguarda il Programma operativo complementare (Poc), nel quale le regioni “mostrano percentuali di avanzamento degli impegni inferiori al 30 per cento e percentuali dei pagamenti inferiori al 17 per cento, con eccezione della Regione Campania che ha onorato il 71% di impegni e il 54% di pagamenti“.