di Pasquale De Luca
Il Teatro San Carlo di Napoli si rifà il look. Sono appena iniziati infatti i lavori di manutenzione e restauro conservativo di una parte degli spazi interni del Massimo partenopeo voluto da Re Carlo di Borbone. Gli interventi che furono già annunciati a giungo, della durata di tre mesi, dal costo di dieci milioni di euro finanziati dal Ministero della Cultura riguarderanno essenzialmente la sala ed il palcoscenico, ovvero quelle aree maggiormente impattate dalle attività collegate alla produzione.
Dal 2010, anno d’inaugurazione del grande restauro diretto dall’Architetto Elisabetta Fabbri che riguardò l’intera struttura, sono stati tre gli interventi operati in tal senso. Da ricordare quello del 2019-2020 che riguardò il recupero della facciata neoclassica sulla via San Carlo; In quel caso il recupero ha interessato il bugnato, il piperno, che è stato interamente ripulito e portato ai toni originali nonchè la pitturazione delle superfici verticali e delle lamie a volta della loggia. Questo di adesso riguarderà solo interventi di manutenzione conservativa e qualche adeguamento delle aree di lavoro.
Negli ultimi anni, grazie alle nuove politiche adottate dai vertici della fondazione si è lavorato alacremente per riportare il Teatro di San Carlo nell’Olimpo dei teatri lirici mondiali, a tal proposito le attività si sono notevolmente implementate per qualità e quantità con un offerta sempre più ampia e “democratica” rispetto ad altre blasonate realtà Nazionali; ciò ha di fatto moltiplicato la presenza di pubblico ed i carichi di lavoro con programmi annuali sempre più ricchi; L’ultima rappresentazione andata in scena prima dell’inizio dei lavori, “Il Lago dei Cigni” di Cajkovskij ha fatto registrare l’ennesimo sold out della stagione.
Di fronte a tutto ciò, stando ai dettami di uno sviluppo più sostenibile, si è reso necessario intervenire per garantire la sana conservazione della struttura. Gli interventi interesseranno il ripristino della pavimentazione in legno di rovere della platea, la ripulitura dei fregi decorativi ed il restauro del tavolato di palcoscenico. Altro importante intervento sarà il restauro della tela del Cammarano che, ancorata a fogli di legno agganciati alla carpenteria portante sovrasta il cielo dell’intera platea.
Durante questi tre mesi la produzione non sarà sospesa, bensì continuerà nel vicino teatro Politeama di via Monte di Dio, ciò per permettere la continuazione delle attività. Ad inaugurare questo breve ciclo fuori sede sarà il capolavoro di Verdi “Rigoletto” in scena dal 15 al 24 gennaio in forma di concerto per quattro repliche. Prezzi interi da 45 a 90 euro.


