A Miano, quartiere di Napoli, l’ultimo agguato di camorra. A morire è stato Pasquale Angellotti, 54enne, conosciuto come ‘Linuccio ‘o cecato‘. L’uomo è stato ucciso poco più tardi delle 17:30 in via della Liguria da due killer in sella ad uno scooter.
Il favore per il sequestro e il controllo sul quartiere: perché Angelotti è stato ucciso
Secondo gli investigatori, quello di Linuccio ‘o cecato, è una morte da ascrivere ai contrasti all’interno dei reduci della cosca Lo Russo. Il 54enne si era messo a capo di un gruppo criminale in cui vi erano anche alcuni familiari del collaboratore Ettore Sabatino.
Come spiega ‘Il Mattino‘ Angelotti era finito all’interno di un’informativa degli investigatori fatta qualche mese fa, in occasione di un’indagine su un sequestro di persona.
Il favore per il sequestro
I parenti del sequestrato – preso dal clan Cifrone e i suoi alleati – si sarebbero rivolti proprio ad Angelotti per la ottenere la liberazione. In aggiunta, per un periodo, a Miano sarebbe stato proprio ‘o cecato’, col suo gruppo, ad avere il controllo del territorio. Un controllo che lo ha portato ad essere in rotta con altri sodalizi, anch’essi vogliosi di accaparrarsi l’eredità dei Lo Russo.

