Voce di Napoli | Navigazione

Reddito di cittadinanza, la decisione del Governo Meloni: “Abolire questo sussidio, lo avranno solo queste persone”

Nel suo discorso alla camera Giorgia Meloni, eletta presidente del Consiglio, ha ribadito quello che è è il programma della destra, focalizzandosi sui punti chiave, tra cui il reddito di cittadinanza.

La presidente del Consiglio ha affermato: “Vogliamo mantenere e, dove possibile, migliorare il doveroso sostegno economico per i soggetti effettivamente fragili non in grado di lavorare”, mentre “per chi è in grado di lavorare, la soluzione non può essere il reddito di cittadinanza, ma il lavoro”. Secondo Meloni, il Reddito di cittadinanza “per come è stato pensato e realizzato” ha rappresentato “una sconfitta per chi era in grado di fare la sua parte per l’Italia, oltre che per se stesso e per la sua famiglia”.

Come cambia il reddito di cittadinanza

Fa parte del programma di Fratelli d’Italia l’abolizione del “Reddito di cittadinanza per introdurre un nuovo strumento” che andasse a tutelare i soggetti fragili. Le categorie citate erano “disabili, over 60, nuclei familiari con minori a carico”. Per tutti gli altri ci dovrebbe essere la formazione dell’accompagnamento al lavoro. Nella pratica il Governo potrebbe decidere di ridurre il numero di volte che si possono rifiutare le offerte di lavoro perdendo il reddito, o cambiare il modo di offerta di lavoro.

Preso alla lettera vuol dire la totale abolizione del sussidio per chi è abile al lavoro e al massimo di un “rimborso spese” e di corsi di formazione “finanziati dal Fondo sociale europeo” per le persone occupabili dai 18 ai 60 anni. Secondo una nota di Anpal, l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, aggiornata al 30 giugno sarebbero circa 800mila persone le persone che perderebbero da subito il reddito con queste misure.  Tutte persone che non hanno mai avuto un buon contratto di lavoro né che abbiano competenze e titolo di studio.