Attraverso l’associazione che si occupa di bambini scomparsi, la donna si è rivolta all’avvocato della famiglia di Angela Celentano, Luigi Ferrandino. La bambina, scomparsa il 10 agosto del ’96 sul Monte Faito, e mai ritrovata rappresenta uno dei casi che più hanno a cuore gli italiani. Le parole della donna sono fondamentali e ora si attendono i risultati dell’esame del Dna.
“Ero in un bosco, su un rilievo- ha detto all’avvocato Ferrandino- sono stata portata via con una macchina bianca e ho passato la notte in una grotta. Il giorno dopo mi hanno portata in un casolare, qui c’erano altri bambini che non dovevano andare con le famiglie, ma che servivano per l’espianto di organi. A me è venuta a prendere una famiglia con una macchina”. Dal giorno dopo la donna ha un vuoto di memoria. Poi continua a ricordare di aver vissuto con questa famiglia.
E’ Angela Celentano?
Incubi di una persona fragile? Ricordi veri? Sarà il test del Dna a chiarirlo. Se non fosse lei Angela Celentano, potrebbe comunque essere una delle bambine scomparse dall’Italia negli anni ’90. La madre di una di quelle bambine si è mostrata favorevole a fare un esame del Dna, ma l’avvocato Ferrandino per ora non può rivelare l’identità. Secondo ricerche eseguite da Quartogrado, sui bambini scomparsi in Italia, ci sono due storie che potrebbero combaciare. Quella di Adriana Ferruccio Roccia, scomparsa a 2 anni, dove se ne sono perse tracce in un bosco mentre raccoglieva fragole insieme alla famiglia. L’altro caso è quello di Santina Renda, scomparsa nel 1990 a Palermo, a 6 anni, mentre giocava nel cortile di casa.