Alessia Pifferi, la donna di 37 anni che ha lasciato morire di stenti la figlia di un anno e mezzo, abbandonandola da sola in casa per 6 giorni, è stata picchiata in carcere. A dare la notizia è il l’avvocato della donna, Solange Marchignol, che comunica che la donna è sta persa a schiaffi e pugni.
Come ha detto in un’intervista al Corriere della Sera, solo l’arrivo degli agenti della Polizia Penitenziaria, che l’hanno portata in isolamento, ha evitato il peggio.
“È in isolamento – spiega la legale – perché l’unica volta che non era isolata, l’hanno menata. Il giorno dopo l’udienza, la signora ha cercato di raggiungere una suora quindi deve aver fatto alcuni gradini da sola e le altre detenute l’hanno presa dai capelli, schiaffeggiata e picchiata”. I difensori intanto chiedono una consulenza neuro-scientifica: “Pifferi non è in grado da un punto di vista di struttura intellettuale di rappresentarsi l’evento morte – spiega la Marchignoli -. Dubitiamo della sua capacità di elaborare un pensiero per questo abbiamo chiesto questo tipo di consulenza. Per questo motivo, ciò che è stato scritto nell’interrogatorio, secondo me, non corrisponde esattamente a quello che lei ha cercato di raccontare”.