Sul reddito di cittadinanza è stato ampio lo scontro tra le diverse forze politiche in campo durante la campagna elettorale. Con la vittoria del centro destra e l’iter che porterà alla formazione nel nuovo governo di Giorgia Meloni, ora tutti si chiedono: sarà abolito il reddito di cittadinanza? Vediamo cosa dice la legge in merito e perché non esiste un effettivo pericolo che ciò avvengano meno non a stretto giro.
Reddito di cittadinanza: fino al 2029
La misura del reddito di cittadinanza riguarda una legge di Bilancio che sarà coperta fino al 2029, questo significa che l’Inps dovrebbe garantire ancora i soldi a chi percepisce il reddito fino a quella data, ,a qualcosa nel frattempo si può fare. Si può creare una misura attuale che possa modificare la legge in atto inoltre la Corte costituzionale può ritenere illegittima la legge, anche se al momento non ci sono i presupposti perché ciò avvenga. La terza opzione è il referendum abrogativo, tanto ostentato da Matteo Renzi, ma questo non può essere fatto nell’anno precedente la scadenza della legislatura per questo per il 2022 e il 2023 non se ne farà nulla. Quando allora potrebbe cambiare qualcosa?
Solo nel 2024 attraverso il referendum si potrebbe cancellare la misura che di fatto porterebbe risultati solo nel 2025. C’è da dire però che attualmente usufruiscono in Italia del reddito di cittadinanza tra i 12 e i 15 milioni di persone. Queste incidono sul voto e hanno diritto a votare al referendum. Per cui, a conti fatti, è complicato che a breve la misura venga tolta. Si dovrà attendere, con ogni probabilità, un cambiamento in atto nella prossima legge di Bilancio.

