C’è ancora speranza per i genitori del piccolo Mattia, trascinato dall’onda causata dall’alluvione avvenuto lo scorso giovedì nelle Marche. Tiziano e Silvia non smettono di cercare quel loro unico figlio, di cui non hanno traccia ormai da 3 giorni. Il papà del piccolino ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui racconta gli ultimi momenti in cui ha visto il figlio in vita.
La mamma, finito il turno in farmacia, era andata a casa del padre per prendere il bambino. “Si è girato verso di noi e dal vetro ha cominciato a salutarci con la manina. Non ha più smesso, finché la macchina non è sparita dietro la curva. Alle 20.39 squilla il telefono, è mio cognato che mi dice: scusa Tiziano, ma Silvia qui a casa non è ancora arrivata… Non era normale, ci vogliono pochi minuti da qui a San Lorenzo. E allora sono uscito e ho fatto la stessa strada, ma quando sono arrivato al ponte di mattoni ho visto tutti quei tronchi enormi sulla carreggiata, c’era un mare di fango”
La mamma è in ospedale con un principio di polmonite sotto choc. “Quando ripenso a quei tronchi giganteschi mi crolla ogni speranza. Laggiù è come ci fosse stato un bombardamento. Domani alle 21 (stasera, ndr) don Paolo, il parroco della chiesa di Santa Maria Assunta ha organizzato una veglia di preghiera. Io però lo sento che Mattia è lì, dove hanno trovato la felpa, tra il ponte di mattoni e la casa degli animali. Chissà forse però è solo svenuto o si è nascosto, mio figlio ha una forma grave di autismo ma è intelligentissimo […] Lui è, era, il mio orsacchiotto. Mattia mi ha riempito la vita”.

