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Esplosioni a Kiev, piccoli pazienti oncologici costretti a ripararsi nei bunker: “Oltre l’umanità”

Una guerra mette a dura prova un Paese e i suoi cittadini e mentre in televisione, dopo l’annuncio di Putin dell’invasione dell’Ucraina, vediamo immagini che nessuno si sarebbe mai aspettato di guardare in tv, non si può evitare di pensare ai pazienti degli ospedali, in particolare ai bambini malati. A parlare dei piccoli pazienti oncologici è stato Damiano Rizzi della ONG Soleterre, associazione che opera a Kiev e Leopoli.

Esplosioni a Kiev, bambini oncologici costretti a proteggersi nei bunker

E’ stato lui in diretta a mostrare immagini “che vanno oltre l’umanità” come ha detto. Piccoli pazienti oncologici costretti con le loro famiglie ad accamparsi in sotterranei per la notte, bunker improvvisati alla buona per sfuggire ai pericoli dei bombardamenti. Bambini ospiti in case date dall’associazione per il periodo di cura che sono costretti a vivere nel terrore della guerra, delle esplosioni che sono arrivate anche in centro città. Un altro dramma nel dramma. Rizzi ha spiegato che tutti gli interventi negli ospedali sono saltati e che per ora si sta cercando di garantire i cicli di chemio ai bambini malati. “Da stamattina cerchiamo di mettere in protezione i bambini malati di tumore. Stiamo provando a garantire la continuità della chemio. Gli interventi chirurgici sono saltati, i medicinali stanno finendo”.

“Bambini oncologici, piccoli pazienti in cura, che devono proteggersi dalle bombe è un qualcosa che va oltre l’umanità“, ha commentato il responsabile delle ONG mentre scorrevano le terribili immagini dei bambini nei sotterranei. Immagini che colpiscono al cuore e che raccontano un altro aspetto drammatico, un’alta terribile conseguenza di una folle guerra.

Il video dei piccoli pazienti oncologici di Kiev