Dramma nel carcere di Caltagirone, nel Catanese, dove un detenuto di 60 anni ha strangolato il suo compagno di cella fino ad ucciderlo. La vittima, un 40enne, è stata rinvenuta solo 48 ore dopo il suo decesso. Ora sul caso indaga la Procura di Caltagirone.
Il dramma
“Questa volta – spiega Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria – è toccato alla Casa Circondariale di Caltagirone. Perché nelle carceri italiane si nasce, come dimostrano i parti avvenuti a Rebibbia e a Pontremoli, si spara, come accaduto a Frosinone, e si viene strangolati, come successo a Caltagirone. In altre parole, come abbiamo ripetuto in altre circostanze, si tratta solo di scoprire cosa e dove, ma è assolutamente certo che qualcosa di grave accadrà, stante la conclamata inefficienza del sistema. E tutto questo nella totale indifferenza della politica e del Governo, che talvolta danno vita a vere proprie passerelle, come quella cui abbiamo assistito con la visita del Presidente del Consiglio Draghi e della Ministra della Giustizia Cartabia a Santamaria Capua Vetere, ma che non assumono provvedimenti tangibili e risolutivi”.

