Si torna a parlare del caso di Denise Pipitone durante la trasmissione televisiva Mediaset “Quarto Grado”. Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero hanno parlato della bambina scomparsa nel 2004 da Mazara del Vallo cercando di ricostruire cosa è accaduto proprio nei giorni successivi al fatto. E ancora una volta sono state tirato in ballo alcune persone appartenenti al nucleo familiare di Denise.
La figlia di Piera Maggio e Piero Pulizzi è stata vittima della vendetta di una persona che conosceva? È la domanda che si fanno in trasmissione. Nel corso della puntata di ieri sera è stata mostrata anche la ricostruzione di una telefonata tra Giacoma Maggio, sorella di Piera e zia di Denise Pipitone, e l’ex marito Matteo Marino. “Tu sai dov’è la bambina. Tu sai dov’è”, così si rivolge Giacoma Maggio all’ex marito.
Secondo la ricostruzione di “Quarto Grado” la zia di Denise, stando alla versione di una delle diverse sensitive coinvolte nel caso, aveva tirato in ballo l’uomo, a sua volta avvezzo a pratiche esoteriche. Nella telefonata avrebbe parlato di un sogno, in cui c’era “un altare e una donna incappucciata”: “Tu mi hai detto che si sarebbe realizzato se io non fossi tornata con te”, così la donna all’ex compagno, “tu sai dov’è la bambina, tu sai dov’è”. Quindi Giacoma Maggio prosegue parlando delle presunte capacità dell’uomo: “Tira fuori la tua doppia personalità, quella buona e quella cattiva. Ricordati dell’entità da cui sei posseduto, sai bene che io sono a conoscenza di cose che gli altri non sanno”.
La mamma Piera Maggio tramite i suoi canali social ancora una volta si è rivolta direttamente a chi ha preso la bambina 17 anni fa a Mazara. “Voi che avete rapito Denise, nonostante siano passati giorni, mesi, anni…raccoglierete quello che avete seminato, sia in terra che in cielo. Mostri siete e sempre lo sarete”, ha scritto.