È bufera sugli organizzatori della Nazionale Cantanti. Protagonista Aurora Leone, membro dei The Jackal. Quest’ultima sarebbe stata cacciata dal tavolo organizzativo dell’evento perché donna. “Vai via”, queste le parole che le sarebbero state rivolte.
A denunciare i fatti la stessa attrice insieme al collega Ciro Priello attraverso un video pubblicato sui social. Il filmato è stato indirizzato al Direttore generale della nazionale Gianluca Pecchini. La vicenda sarebbe accaduta in occasione della cena ufficiale legata all’evento benefico.
La Partita del Cuore sai sarebbe dunque macchiato di un episodio sessista. “Ciro può stare, tu no, non puoi stare seduta qui, sono le nostre regole. Non mi fare spiegare perché”, avrebbe detto Pecchini prima che iniziasse la cena.
Eppure, Priello e Leone hanno poi spiegato che l’attrice era stata regolarmente convocata per l’evento benefico. “Ma tu il completino te lo puoi mettere pure in tribuna, che c’entra. Le donne non giocano. Queste sono le nostre regole e se non le volete rispettare dovete uscire da qua”, avrebbe insistito Pecchini.
La Leone avrebbe avuto difficoltà a reagire, mentre Priello si sarebbe alterato per difendere l’amica. Questo il loro racconto: “Andro dei Negramaro, Eros Ramazzotti e altri cantanti che erano con noi, sono venuti a chiederci scusa. Quello che è successo ha dell’incredibile. Questo è un evento di beneficenza, non la Champions League. Per questo io e Ciro non parteciperemo alla Partita del Cuore.
Ci sentiamo estranei da un contesto che dovrebbe avere tutt’altro scopo. Continuiamo a sostenere il progetto, perché donare per la ricerca contro il cancro resta una cosa importante, ma non ci sentiamo di partecipare alla partita. Avrei voluto giocare anche in quanto donna, mi spiace parlare in questi toni ma quello che mi è successo non mi era mai capitato. Mi sono sentita in imbarazzo e volete sapere la cosa più divertente? La mascherina che ci hanno dato è contro la violenza sulle donne”.
Immediata la reazione, partita sui social, degli utenti. Tanti i commenti in difesa di Aurora e le polemiche contro l’organizzazione. Questa la replica della Nazionale Cantanti: “Alessandra Amoroso, Madame, Jessica Notaro (…) Rita Levi Montalcini, sono solo alcuni dei nomi delle tantissime donne che dal 1985 (anno in cui abbiamo giocato a San Siro, per la prima volta, contro una compagine femmiile), hanno partecipato e sostenuto i nostri progetti – si legge – La Nazionale Italiana cantanti non ha mai fatto discriminazioni di sesso, fama (…). La Nazionale cantanti non è mai scesa a compromessi: non possiamo accettare arroganza, minacce, maleducazione e violenza verbale dai nostri ospiti”.

