Il giorno del suo 19esimo compleanno, Giulia Di Sabatino di Tortoreto (località in provincia di Teramo) si sarebbe tolta la vita lanciandosi da un cavalcavia dell’autostrada A14. L’indagine è stata archiviata. I genitori hanno condotto una battaglia non accettando che la figlia si possa essere suicidata.
E proprio da Napoli, città dove ci sono gli avvocati della famiglia Di Sabatino, sarebbe arrivata una svolta che potrebbe riaprire il caso. Giulia non si sarebbe tolta la vita ma sarebbe stata uccisa. L’ipotesi ha preso forma dopo l’analisi di nuove e possibili prove.
Innanzitutto, come riportato da Il Messaggero, l’assenza di tracce di sangue rilevate sul posto della tragedia. Inoltre, i tecnici informatici incaricati dalla mamma e dal papà di Giulia, sono riusciti a recuperare ben 3.008 foto cancellate dopo la morte della ragazza.
Sono stati riscontrati anche accessi strani al profilo Facebook della giovane e alla sua mail. Ci sono anche chat e vari messaggi improvvisamente riapparsi e in seguito cancellati. Attività sospette riconducibili alla notte della tragedia e collegate ad un indirizzo Ip sito lontano da dove si trovava Giulia.

