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Studente trans discriminato al Gianbattista Vico, i compagni occupano il liceo

Studente trans discriminato al Gianbattista Vico. Il giovane non può accedere al bagno scelto. Il gesto della preside e la reazione dei compagni

Uno spiacevole episodio è avvenuto presso il liceo Gianbattista Vico di Napoli. Uno studente transgender non ha potuto utilizzare il bagno corrispondente al genere sessuale con il quale si identifica. In risposta, i compagni di classe hanno occupato la propria aula interrompendo le lezioni e sviluppando un dibattito sul tema insieme a tutti i propri docenti.

La reazione dei giovani è scattata dopo il presunto atteggiamento discriminatorio della Dirigente scolastica. Come riportato da Gianni Simioli sulla sua pagina Facebook, la preside avrebbe detto allo studente trans di nascondere la propria identità di genere per non mettere a disagio tutti gli altri ragazzi.

Studente trans discriminato al Gianbattista Vico

Gli studenti e amici del giovane trans hanno chiesto di, “promuovere un’adeguata formazione del personale della scuola alla relazione e contro la violenza e la discriminazione di genere e promuovere delle indicazioni […] nella programmazione didattica curricolare ed extra-curricolare […] al fine di prevenire […] la discriminazione di genere“.

Il post di Gianni Simioli su Facebook

Al Liceo Gianbattista Vico di Napoli: Un ragazzo FtM è stato invitato a nascondere la propria identità di genere per non mettere a disagio gli altri studenti. Da Instagram il meglio della 3°H. In data 19/04/2021, fra le mura del nostro Liceo, si è verificato un inaccettabile atto discriminatorio di natura transfobica ai danni di un nostro compagno di classe transgender che è stato rimproverato con toni aggressivi per aver utilizzato il bagno corrispondente al genere in cui si identifica.

A seguito di un secondo episodio, l’alunno è stato convocato nell’ufficio della Dirigente, la quale si è rivolta al suddetto utilizzando pronomi non conformi alla sua identità di genere, definendo “una scelta simbolica” il percorso di transizione dell’alunno e, di conseguenza, l’utilizzo di un nome e di pronomi diversi da quelli attribuitigli alla nascita.

Inoltre, l’alunno è stato sollecitato a nascondere la sua identità di genere per evitare che “si diffondano voci” ed è stato definito un elemento di disagio per gli studenti fruitori di quel bagno. L’alunno, nonostante abbia manifestato diverse volte il proprio disagio, ha ricevuto il divieto assoluto di utilizzare il bagno corrispondente alla propria identità di genere. La dirigente ha inoltre invitato il ragazzo ad usufruire dei servizi corrispondenti al proprio sesso biologico e a chiedere l’aiuto della collaboratrice scolastica per poter utilizzare il bagno quando è vuoto per sentirsi meno a disagio.

Oggi, i compagni di classe del ragazzo in questione, i ragazzi della III H, hanno deciso di scioperare non svolgendo regolarmente le lezioni, ma intavolando un dibattito con tutti i professori durante l’intero orario scolastico. L’aula 101 dell’edificio è, pertanto, “simbolicamente occupata” fino a data da definirsi. La data di fine dello sciopero è relativa al raggiungimento del nostro principale obiettivo cioè un colloquio con la dirigenza per poter discutere dei seguenti punti. In accordo con l’art.5 comma 2.c del Dl 14/08/2013 n.93, chiediamo che venga rispettato quanto segue: “promuovere un’adeguata formazione del personale della scuola alla relazione e contro la violenza e la discriminazione di genere e promuovere delle indicazioni […] nella programmazione didattica curricolare ed extra-curricolare […] al fine di prevenire […] la discriminazione di genere”.

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Un ragazzo FtM è stato invitato a nascondere la propria…

Pubblicato da Gianni Simioli su Mercoledì 21 aprile 2021