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Protesta dei residenti di via Giannangeli: “Dignità”. Commissione Straordinaria: “A lavoro per messa in sicurezza”

I proprietari delle case chiedono interventi celeri, i commissari spiegano quali saranno le prossime azioni

Singolare protesta a Sant’Antimo dei residenti dell’edificio interessato dal crollo del 2017 in via Giannangeli. Affisse sul palazzo le immagini dei cumuli di macerie e poi un manifesto: “Via Giannangeli: abbandono, degrado, amianto, vergogna! Basta intrallazzi. Dignità”. Un grido di protesta che nasce dall’esasperazione dei cittadini, che in seguito al cedimento hanno dovuto lasciare le loro case e dopo quattro anni attendono di rientrarci.

Nonostante ci sia un dialogo aperto che va avanti da qualche mese tra i residenti e la Commissione Straordinaria, che ha predisposto una serie di interventi tra i quali in primis la bonifica della strada, che era diventata una discarica a cielo aperto a causa dell’inciviltà di alcuni cittadini che hanno sversato rifiuti illegalmente per molto tempo, alcuni condomini  hanno voluto esprimere il loro dissenso nei confronti degli anni perduti: “Sono quattro anni che paghiamo conseguenze di un crollo che non ci appartiene – raccontano i residenti a Vocedinapoli.it – ci troviamo fuori dalle nostre abitazioni solo perché abbiamo l’entrata bloccata dalle macerie e ad oggi da una grande cavità, ampliatasi a causa dell’inadempienza della gestione comunale e dai fenomeni metereologici. Abbiamo fiducia nei commissari, ma allo stesso tempo paura di essere nuovamente delusi, una delusione che se dovesse ripetersi non sarà facile da digerire. Siamo pronti a protestare con tutte le nostre forze, la pazienza si è esaurita, ci sentiamo messi con le spalle al muro pur sapendo che i commissari sono dalla nostra parte. Chiediamo interventi celeri, le macerie devono essere rimosse, come si evidenzia dalle foto scattate un po’ da tutti noi, c’è presenza di amianto anche se non visibile in superficie. Il tempo scorre velocemente non vogliamo che i commissari vadano via prima del rientro nelle nostre case. Se per la legge dobbiamo continuare ad essere vittime di un qualcosa non causato da noi non è giusto. Il rientro nelle nostre case non deve essere condizionato da un giudizio civile che non ci appartiene“.

La Commissione Straordinaria ha ribadito ancora una volta che sono stati predisposti i prossimi interventi per la messa in sicurezza, spiegando che ci sono dei tempi tecnici da rispettare, ma che la ‘macchina è stata messa in moto’: “Sono stati effettuati alcuni sopralluoghi per verificare la situazione di via Giannangeli. In particolare il sopralluogo effettuato dalla ASL ha consentito di escludere la presenza di amianto sulla superficie delle macerie. Mentre all’esito delle verifiche dei tecnici comunali, si è stabilito di affidare nei prossimi giorni un incarico professionale ad un geologo che attraverso l’utilizzo di uno strumento ad alta tecnologia provvederà a verificare lo stato del sottosuolo e l’eventuale presenza di ulteriori cavità al fine di pianificare gli interventi tecnici più idonei per la messa in sicurezza dell’area, che si completeranno con la rimozione e smaltimento delle macerie e con il riempimento della voragine“.