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Napoli, aggressione a Le Iene: bar nasconde una sala da gioco illegale: schiaffi, spintoni e minacce

Nuova aggressione a Le Iene. Antonino Monteleone, inviato del programma di Italia Uno, e il suo operatore Marco Occhipinti sono stati aggrediti ad Agnano, quartiere occidentale di Napoli. I due hanno scoperto una sala slot clandestina in piena zona arancione, all’interno di un ristorante chiuso per misure anti covid.

Di giorno il bar è aperto e la sala slot vuota, ma all’interno c’è accesa la macchina che cambia i soldi per giocare alle slot, come mai? Presto detto, Monteleone nota una porta che porta in un’altra zona del locale. Lì c’è la sala illegale dove decine di macchinette sono azionate. Proprio in quel momento parte l’aggressione:  schiaffi, spintoni, minacce e una caccia all’inviato e al suo operatore.

Tutto questo avviene in piena restrizione e con proteste altissime da parte dei 150mila dipendenti che sono senza lavoro nonostante le precauzioni prese dai gestori per adeguare le attività. Nel servizio in onda i manifestanti lamentavano il fatto di essere rimasti sempre chiusi da ottobre, nonostante tutte le misure di prevenzione adottate come l’obbligo di indossare la mascherina, la sanificazione e il distanziamento tra le macchinette e che la mancata riapertura di questi esercizi non avrebbe colpito solo le casse di chi ci lavora. Aver bloccato il gioco legale – senza voler né promuovere il gioco d’azzardo né sottovalutare problemi come la ludopatia – come sostenuto anche dal giornalista e conduttore tv Nicola Porro assieme a politici di tutti gli schieramenti, finirebbe quindi per favorire le bische clandestine gestite dalle mafie.