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Fabrizio Corona, le prime parole dal carcere: “Mi manca la vita, sono stanco”

Fabrizio Corona dopo giorni trascorsi nel reparto di psichiatria dell’ospedale Niguarda di Milano per aver compiuto gesti autolesionisti, è stato trasferito nel carcere di Monza. Dalla cella ha rilasciato le sue prime dichiarazioni: “Mi manca da morire il mare, l’oceano, nuotare a cielo aperto ai confini del mondo senza dare conto e giustificazioni a nessuno”.

E ancora: “Mi manca da morire la mia libertà, la mia vita, la possibilità di svegliarmi e dire oggi parto e vado dall’altra parte del mondo. Mi manca vivere, mi manca la semplicità della vita. Sono dieci anni che vivo così e sono stanco. Molto stanco“.

Fabrizio Corona, le prime parole dal carcere: “Mi manca la vita, sono stanco”

“Una recente decisione del tribunale di Sorveglianza di Milano è stata e continua a essere oggetto di attenzione mediatica dai toni a tratti violenti e personalistici”. Inizia così la nota firmata dal presidente Giovanna Di Rosa che implicitamente fa riferimento al caso di Fabrizio Corona, arrestato lo scorso 11 marzo dopo aver violato alcune prescrizioni, che attraverso il suo profilo social continua – ripostando storie o anche con interventi del suo legale – a chiedere giustizia. “Pur nella consapevolezza che le decisioni giudiziarie sono oggetto di legittima critica, questa non deve negare il dovuto rispetto alle persone e alla funzione giudiziaria che esercitano, tenuto conto dell’esistenza anche di appositi mezzi di impugnazione quali sedi proprie per la discussione del merito delle decisioni”, conclude Di Rosa.

 

Fabrizio Corona, le prime parole dal carcere: "Mi manca la vita, sono stanco"