Oggi l'ex Presidente della Banca Centrale Europea ha avuto il mandato dal Presidente Mattarella per formare il nuovo esecutivo
È dunque tramontata l’ipotesi di un Governo Conte – Ter. Così come è finita la parabola dell’Avvocato del Popolo, nelle vesti di Premier, Giuseppe Conte. I partiti non hanno trovato nessun tipo di accordo e per questo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto la sua mossa: affidare a Mario Draghi il mandato di formare un nuovo governo di ‘altissimo profilo tecnico‘. Con il duplice obiettivo di superare la crisi economica-sanitaria e sviluppare un piano concreto e rapido per spendere i fondi europei previsti dal Recovery Fund.
Chi saranno i possibili ministri del Governo Draghi
Ma quale sarà la squadra scelta da Draghi? Per ora sono circolate molte indiscrezioni. Di sicuro il nuovo Governo sarà composto da personalità con un alto profilo e forti competenze nel settore richiesto dal Ministero di riferimento. L’unica certezza è che la maggior parte degli attuali ministri saranno messi alla porta.
I possibili confermati –
Quelli che potrebbero essere confermati sono: Luciana Lamorgese agli Interni, Roberto Gualtieri all’Economia (ma la sua conferma è un’ipotesi molto remota), Roberto Speranza alla Sanità e Francesco Boccia al Rapporto con le Regioni.
Le new entry –
Ecco invece i nomi di chi potrebbe far parte del nuovo Governo Draghi: se Gualtieri non fosse confermato, al suo posto subentrerebbe uno tra Fabio Panetta (economista e già Direttore generale della Banca d’Italia) e Carlo Cottarelli (economista). Se la stessa eventualità dovesse verificarsi per Speranza, alla Sanità potrebbe essere destinata Ilaria Capua (virologa). Sicuro l’addio di Alfonso Bonafede a via Arenula (il Ministro più discusso del precedente Governo): il prossimo Guardasigilli potrebbe essere uno tra Paola Severino (già Ministro della Giustizia), Marta Cartabria (prima donna ad essere Presidente della Corte Costituzionale) e Raffaele Cantone (già Presidente dell’Autorità Anti-Corruzione ed oggi Procuratore di Perugia). Al Lavoro andrebbe Enrico Giovannini (ruolo già ricoperto in passato) mentre alle Infrastrutture Graziano Delrio (già ex Ministro in quota Pd). L’ex Ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi diventerebbe Ministro agli Affari Europei e alla Farnesina – al posto di Di Maio – sederebbe Elisaberra Belloni (diplomatica). Sono ancora da scoprire le carte per il decastero dell’Istruzione: l’unica certezza è che non vedremo più Lucia Azzolina.

