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Il papà di Antonella: “Qualcuno l’ha contatta in privato, non era in sé quando è andata in bagno”

Un mistero quello che ha spinto la piccola Antonella Sicomoro a togliersi la vita nel bagno dell’abitazione a Palermo in cui viveva con i genitori e le due sorelle. Ora bisognerà capire chi abbia potuto spingere, con un gioco mortale, la piccola partecipare a una sfida su TikTok. Al momento queste sono solo ipotesi perché i tecnici stanno cercando di sbloccare il cellulare della bambina per analizzarne i diversi profili social che possedeva su Facebook, Instagram e TikTok.

Si cercano dunque nel suo cellulare altri elementi per fare luce sulla morte della bambina. L’ipotesi è che qualcuno l’abbia spinta a partecipare al gioco fatale. Le indagini mirano a comprendere perché Antonella ha cominciato quella sfida social. Il suo cellulare al momento è inviolabile perché il codice di sblocco lo conosceva solo lei. E i magistrati si sono affidati a un tecnico informatico. “Ho il timore che qualcuno l’abbia contattata in privato e convinta a fare quella sfida. Ma penso anche che forse in quei cinque minuti mia figlia non è stata più lei”, ha detto il padre a La Repubblica.

Intanto sono arrivati i risultati della prima autopsia che confermano la morte per asfissia.