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“Pescirossi e pescicani”, Di Domenico rimette un’inchiesta al centro di un libro

Se un’inchiesta televisiva è oggettivamente complicata da realizzare, pensate cosa può essere un libro-inchiesta.

“Pescirossi e pescicani” (Minimum fax, 139 pagine, 15 Euro, acquistabile in libreria oppure su Amazon o su Minimumfax.com) fa parte proprio di questo genere. L’autore è Sandro Di Domenico, ottimo giornalista e scrittore partenopeo, che in queste centotrentanove pagine condensa tutto il suo talento.

Talento di ricercatore – perché scovare documenti funzionali allo scritto non è mai cosa facile -, talento di investigatore – che mette insieme gli elementi di causa-effetto: altrimenti che inchiesta è? – e talento di scrittore – perché stendere tutto il materiale secondo un ordine e renderlo gradevole è impresa altrettanto ardua.

Di Domenico parte dal Golfo di Napoli e da un incidente in un’afosa giornata dell’agosto del 2011. Una nave cargo affonda un peschereccio. Potrebbe essere il “solito” affondamento, se l’autore, con grande intuito, non riuscisse a capire che dietro c’è ben altro. Tanto altro. Da qui, il suo lavoro si estende in diverse città italiane – Napoli, Genova, La Spezia, Livorno Amantea – e del resto del mondo – Alessandria d’Egitto, Suez, fino al Sudafrica. Nel mirino, altri incidenti e disastri ambientali che presentano sempre lo stesso marchio di fabbrica: il coinvolgimento di navi cargo tutte denominate “Jolly” e tutte appartenenti alla compagnia di navigazione “Messina”.

Con abilità di scrittore che sa mescolare la documentazione alla narrazione, le tecniche giornalistiche alla descrizione dei particolari (i volti degli intervistati o i ritrovi dei pescatori), l’autore ci mostra l’esistenza e la pericolosità di una consuetudine purtroppo molto radicata, quella del traffico e dello smaltimento via mare di rifiuti speciali.

Manovre errate, imbarcazioni in fiamme o in panne, spaventosi disastri ambientali. Il risultato, all’interno di una tela di interessi troppo spesso inconfessabili, è una lettura gradevolissima. Una conferma che anche nell’era delle news superveloci, un libro può essere strumento di informazione. Un’inchiesta vera e propria, che non toglie però spazio alla parte più romantica e sentimentale che il mare sa regalare, e che Sandro Di Domenico sa stendere come si stende una tovaglia prima di apparecchiare.