Si va verso il lockdown in Campania. Misure restrittive troppo poco efficaci per arginare il contagio da Coronavirus. Il problema principale sono gli ospedali, il personale scarso e i posti letto troppo pochi per arginare l’impennata del contagio. Il collasso è alle porte e il coprifuoco, che scatterà oggi dalle 23 alle 5 del mattino, non pare possa risolvere un granché.
“La decisione di chiudere le scuole in Campania non va bene, perche’ i contagi non avvengono nella scuola. Anzi, e’ il posto piu’ sicuro con norme maniacali per evitare i contagi. Si rispetta la distanza, ci sono i banchi monoposto, le mascherine, il lavaggio delle mani e ho seguito tanti dirigenti in percorsi eccezionali”. Lo dichiara alla Dire Giuseppe Di Mauro, presidente della Societa’ italiana di Pediatria preventiva e sociale (Sipps), in merito alla decisione del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, di sospendere l’attivita’ didattiche in presenza fino al 30 ottobre. “Abbiamo lavorato molto con la regione- prosegue Di Mauro- nel progetto ‘Scuola in sicurezza’ con l’ausilio di pediatri, insegnanti, genitori e istituzioni. Mai come quest’anno abbiamo lavorato a 360 gradi e con tutte le figure professionali. Oltre a questo- spiega il presidente Sipps- c’e’ un danno importante nell’interruzione della didattica che va a discapito dei ceti socialmente piu’ bassi e tanti sono i disagi per le famiglie lavoratrici che dovranno arrangiarsi per tenere i bambini. Non ultimo, la decisione di De Luca peggiora e aumenta, per il presente e futuro, anche l’evasione scolastica che in Campania ha ancora un valore alto”.
Secondo il presidente della Societa’ di Pediatria preventiva e sociale “gli svantaggi maggiori andranno, come al solito, ai piu’ fragili, ai piu’ deboli e alle donne. Per questo- prosegue Di Mauro- non e’ stata una bella scelta e mi auguro che il lockdown per la scuola finisca il 30 ottobre e che non venga in mente a nessun altra regione. Nella scuola e’ stato fatto molto, mentre bisognerebbe puntare al potenziamento territoriale, al dipartimento di prevenzione e ad avere risposte rapide per i tamponi. Se tagliamo la scuola- conclude- non c’e’ futuro per i bambini di oggi e di domani”.

