Chiusura dei bar e dei locali alle 21, dei ristoranti alle 24. E’ quanto potrebbe prevedere il nuovo dpcm che Conte dovrebbe illustrare questa domenica, con le misure di contenimento del contagio da coronavirus. Nella serata di sabato, il premier ha avuto una riunione fiume con i capidelegazione della maggioranza su quanto dovrà prevedere il nuovo decreto. Ma sugli orari, confermano fonti di Governo, si tratta di ipotesi, nessuna decisione è stata ancora presa.
Orari scaglionati per la scuola; palestre chiuse; stop a bar e pub dalle 21, ai ristoranti dalle 23 o 24. Non basta un confronto lungo oltre tre ore del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza e i ministri Roberto Gualtieri e Francesco Boccia, per definire le misure anti contagio da Covid che entreranno nel nuovo dpcm.
Le nuove regole del dpcm
Serviranno un altro confronto con le Regioni e i Comuni e una discussione finale nel Governo, prima che Conte – probabilmente nella serata di domenica – annunci al Paese la nuova stretta. Al termine di una discussione che fonti di maggioranza definiscono “assai tesa”, manca una sintesi ancora su diversi aspetti, per i quali decisivo sara’ il confronto con gli enti locali: dallo stop a fiere e congressi, all’ipotesi di vietare di consumare alcolici in piedi fuori dai locali dalle 18. La nuova stretta dovrebbe puntare, come suggerito anche dal Cts, sullo smart working e sullo scaglionamento degli orari delle scuole superiori, con l’ipotesi di ingresso alle 11 e una quota di didattica a distanza per alleggerire i trasporti (ma non si esclude neanche una riduzione della capienza massima degli autobus).
Conte parla al Paese
Dovrebbe esserci anche lo stop agli sport di contatto dilettantistici e – ma ancora non c’e’ certezza – la chiusura di palestre e piscine. Si punta inoltre su una spinta al tracciamento dei contagi, sollecitata dagli esperti. Continua a dividere il pacchetto delle misure anti movida e una possibile forma di “coprifuoco”. Al termine del vertice serale a Palazzo Chigi il punto di caduta sembra essere la chiusura di bar e pub alle 21, ristoranti alle 24, per non pesare su un settore gia’ in grande sofferenza. Ma dal governo invitano alla cautela nelle indiscrezioni: c’e’ chi continua a spingere per misure ancora piu’ dure, soprattutto nel weekend. E chi, come Italia viva, e’ contro le nuove chiusure e tiene alta la guardia: nonostante la smentita di diverse fonti di Governo, i renziani non escludono che fino all’ultimo possa tornare sul tavolo l’ipotesi – da loro osteggiata – di uno stop a parrucchieri e centri estetici.

