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Scarcerato Giosuè Belgiorno, malato di Sla e condannato per omicidio

Belgiorno sconterà la sua pena ai domiciliari. Accolta l'istanza del suo avvocato difensore e rispettata l'incompatibilità con il regime carcerario

Giosuè Belgiorno, killer degli ‘scissionisti’ e affetto da sclerosi laterale amiotrofica (SLA), ha ottenuto gli arresti domiciliari. Belgiorno, difeso dall’avvocato Raffaele Chiummariello, era detenuto presso il carcere di Bari.

Il Magistrato di sorveglianza del penitenziario pugliese ha accolto l’istanza del legale difensore di Belgiorno, conferendogli la detenzione domiciliare. Una decisione che è andata un contrasto con quella del Pm e collega di Napoli.

Nel capoluogo campano sono stati vani i 4 mesi di battaglia fatti dall’avvocato Chiummariello e dalla famiglia di Belgiorno. Questo nonostante la pena definitiva di un vecchio mandato fosse completamente espiata e la concessione della liberazione anticipata.

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La fortuna di Belgiorno, che dalla sua parte ha avuto anche una perizia che ha attestato la sua incompatibilità con il regime carcerario, è stato il trasferimento presso la casa circondariale di Bari.

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