“Mi sento più libero. Appena sbrigate le pratiche andrò a Napoli, vivrò là il resto della mia vita con mia moglie e con una popolazione straordinaria“. Queste le parole di Emilio Fede, che con felicità inizia a progettare il suo futuro dopo essersi goduto una passeggiata all’aria aperta.
Emilio Fede, affidamento in prova: “Vivrò a Napoli e insegnerò il bene ai giovani”
Il Tribunale di sorveglianza di Milano gli ha concesso l‘affidamento in prova ai servizi sociali, per espiare i meno di quattro anni residui di pena per il caso ‘Ruby bis’ dopo aver trascorso circa un anno in detenzione domiciliare.
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“Ho accolto questa decisione con grande rispetto nei confronti della giustizia e delle forze dell’ordine che ci proteggono. Ho espresso la voglia di essere assegnato a un istituto con ragazzi in bilico fra il bene e il male – dice al telefono con l’Ansa -. Vorrei state con i giovani, aiutarli a vivere una vita più serena e sicura, perché la camorra è una tragedia ma si può combattere educando i ragazzi a capire che la vita non è fatta solo di violenza”.