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Tragedia a Benevento, detenuto si impicca in cella

Tragedia nel carcere di Benevento dove un detenuto di 34 anni si è impiccato in cella. E’ successo nella notte tra ieri, sabato 29, e oggi, domenica 30 agosto.

Le parole del garante dei detenuti

Il garante per i carcerati campano, Samuele Ciambriello, ha dato l’annuncio del triste episodio: “Ancora una volta disagi psicologici personali, sommati alle condizioni di vita nelle carceri, all’isolamento affettivo, al clima ambientale psicologicamente usurante delle carceri, alla mancanza di progettualità specifiche portano a morire di carcere e in carcere”.

“In Campania siamo all’ottavo suicidio dall’inizio dell’anno, quaranta in tutta Italia”, ha continuato Ciambriello,  “strage silente, nell’indifferenza generale, anche degli addetti ai lavori, della politica, del ministero della Giustizia, delle Istituzioni ai vari livelli. Non può essere ristretto alla riflessione e alla responsabilità solo di chi si trova a gestire il carcere. Invoco più personale di figure sociali, di progetti, di attività anche in questo periodo“, e ha aggiunto che “nel mese di settembre a cura del mio ufficio di garante inizieranno una serie di progetti, di iniziative nelle carceri campane. Proprio a Benevento, è stato previsto un progetto per i detenuti e le detenute in carcere per reati sessuali”.

Il detenuto sarebbe uscito dal carcere l’anno prossimo

Si tratta di O. Araschid, cittadino marocchino, di 34 anni, arrivato nel carcere di Benevento il primo agosto. Era nel reparto “sex offenders” insieme ad altre diciotto persone.

La direzione del carcere ha avvisato l’Ambasciata del Marocco di Roma poiché nessuno, nel suo periodo di detenzione, era andato a visitarlo. A quanto pare, O. Araschid, non aveva parenti né conoscenti reperibili.