La famiglia non aveva abbandonato la speranza di ritrovarlo da quel terribile 16 luglio dell’anno scorso, giorno in cui Gennaro Trapanese, 50 anni, era scomparso da casa sua. Abitava con la madre in via Lamaria a Torre del Greco e più di un anno fa non era più tornato a casa. La sua storia era arrivata anche nel programma Chi l’ha visto che più volte aveva diramato la sua foto e notizie su di lui.
Gennaro Trapenese ritrovato all’obitorio
La risposta è arrivata dopo un anno, Gennaro Trapanese è morto lo stesso giorno in cui è scomparso e il suo corpo era all’obitorio del Secondo Policlinico di Napoli. La scoperta è stata fatta nella giornata di lunedì, la famiglia dopo un anno è stata informata dalle forze dell’ordine e ha potuto riconoscere il corpo, scoprendo così che Gennaro era deceduto nel giorno della sua scomparsa. Sono passati tredici mesi e il suo decesso resta avvolto dal mistero.
La denuncia della famiglia
Il suo corpo era stato trovato a San Giovanni a Teduccio a Napoli, dunque, probabilmente è morto lì. Ma resta da chiarire come sia possibile che in tredici mesi non si sia proceduto all’identificazione di quel corpo. Sarebbe stato un modo per risparmiare alla famiglia inutili sofferenze. Non riescono a crederci i parenti che in tutto questo tempo hanno sperato di ritrovarlo: “Alla famiglia – racconto uno zio dell’uomo – sarebbe stato risparmiato un anno di angoscia. È vero, Gennaro non aveva con sé i documenti, ma come abbiamo segnalato nelle nostre denunce e come riportato dal sito del programma Chi l’ha visto, aveva tatuato un diavoletto simbolo del Milan sul braccio destro e una piccola scritta sull’altro braccio: a volerla fare, l’identificazione era possibile”.
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La famiglia nelle prossime ore presenterà denuncia in Procura per comprendere cosa sia successo e quale falla nel sistema abbia permesso che per oltre un anno non venissero a sapere che Gennaro era morto e si trovava in una cella frigorifera.