Si è fatta largo una tragica ipotesi sulla vicenda che ha riguardato Viviana Parisi e suo figlio. La donna scomparsa e trovata senza vita, avrebbe – secondo quanto riportato da Il Mattino – ucciso il bambino e poi si sarebbe tolta la vita.
“Non crediamo che Viviana si sia uccisa o abbia ucciso Gioele. Pensiamo che qualcuno li abbia aggrediti o uccisi o che degli animali che qui si muovono in branchi li abbiamo assaliti e ammazzati“. Lo dicono due amici di Daniele Mondello, il marito della donna ritrovata morta ieri.
I due amici vengono da Tortorici e aspettano di parlare con Daniele alla postazione dei vigili a Caronia. “E vero Viviana ha passato dei brutti momenti – concludono – ma non avrebbe mai ammazzato Gioele era troppo attaccata a lui“. Intanto sembra che gli investigatori siano portati a escludere che la donna si sia uccisa buttandosi dal traliccio perche’ l’impalcatura non sarebbe stata toccata.
“Fino ad oggi abbiamo perlustrato più di 500 ettari con l’ausilio dei cani e dei droni. E’ complicato perché si tratta di boschi e luoghi impervi dove è difficile spostarsi“, hanno spiegato i Vigili del fuoco impegnati nelle ricerche del piccolo Gioele.
Gli ultimi post su Facebook –
l marito di Viviana Parisi, la deejay di 43 anni trovata morta ieri pomeriggio a Caronia, si è recato questa mattina sul luogo del ritrovamento nei boschi insieme con alcuni familiari. La donna è stata trovata con il corpo sfigurato accanto a un traliccio dell’energia elettrica. Non si esclude che possa essersi gettata dal traliccio. Intanto si cerca ancora il figlio Gioele di 4 anni sparito con la madre.
Ecco gli ultimi post di Viviana Parisi. Scriveva su Facebook: “Cinque anni fa i miei ormoni sono cambiati e gli ormoni di una donna sono veramente complicati e difficili da gestire. Alla nascita del mio cucciolo il suo mondo mi rapì sia con il cuore che con la mente. Il mio tempo non lasciò spazio ad altri pensieri. Mi travolse.
Prima di tutto mi coinvolse un senso di protezione quindi iniziai ad aver cura di tutto il suo grande universo… Fino a un anno e mezzo fa lo nutrii col mio seno. Decisi poi a malincuore di non dargli più il mio latte nonostante ne avessi ancora proseguii con quello che mi prescrisse il pediatra, così arrivò il primo distacco come quello del cambio dei quindici pannolini quotidiani al vasino e… quello del baldacchino alla culla più grande… La musica per me cambiò….“.
“Io che…. poi due anni fa mi sono totalmente e completamente del tutto ancora più estraniata, allontanata, chiusa in un bunker precisamente e vi diro’ cari amici che state qui in parte a leggere le mie emozioni… e come se avessi incontrato la matrigna cattiva e fossi scappata nel bosco nascondendomi dal mondo. La musica? La musica e tutto ciò che facevo è diventata malvagia mi ha ” perseguitata” mi ha rinchiuso in una bara di ” cristallo”. Ho cercato di difendermi, ho cercato di proteggere me e il mio piccolo ma alla fine è stato il mio cucciolo a darmi il TEMPO e a cliccare il tasto PLAY, a ridarmi il ” RITMO” pian piano …“.