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Giustizia per Arianna Manzo, il padre si sente male durante lo sciopero della fame

‘Non c’è pace per la famiglia Manzo. Il papà di Arianna, la ragazza di 15 anni che ha riportato gravi problemi neurologici quando aveva solo tre mesi di vita, a causa di un farmaco anestetico somministratole per errore, si è sentito male durante lo sciopero della fame.

Lo sciopero della fame

Il papà ha deciso di scioperare a seguito della decisione della Corte di Apello di dare ragione all”ospedale Cardarelli che non vuole pagare il risarcimento nei confronti della figlia. Arianna è stata vittima di malasanità quando aveva pochi mesi di vita e i genitori da quel momento combattono per avere il risarcimento da parte della struttura ospedaliera.

La storia di Arianna

La loro storia inizia 15 anni fa. La famiglia, residente a Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno, si reca all’Ospedale Cardarelli di Napoli perchè Arianna soffre per una bronchiolite. Nella struttura sanitaria, secondo il legale della famiglia, l’avvocato Mario Cicchetti, fu somministrato oltre il dovuto un farmaco anestetico che provocò un grave danno al sistema nervoso centrale alla neonata. Da quel momento Arianna è diventata la ‘bambina di legno’: tetraplegica, sorda e ipovedente.

Il malore del padre

I genitori da soli non possono sostenere le spese per l’accudimento della figlia, considerando che la mamma lavorae non può quindi stare con la bambina e che il padre ha dovuto lasc iare tutto per accudire Arianna. Così il padre decide di iniziare una protesta per richiamare l’attenzione sul caso della figlia.

Eugenio Manzo è però cardiopatico e, quindi, il digiuno ha messo a dura prova il suo fisico. Dopo 4 giorni senza mangiare, si è sentito male ed è stato subito reso necessario il trasporto dell’ uomo all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona dove il triage lo ha classificato con codice giallo. Dopo i primi accertamenti, pero’, e’ stato costretto a tornare a casa.