Voce di Napoli | Navigazione

Napoli, riaprono le catacombe di San Gennaro, tra Rione Sanità e Capodimonte

Avevano scritto “Ritorneremo” e forse ci siamo. Riaprono le Catacombe di San Gennaro, tra Rione Sanità e Capodimonte. Riparte quindi il sito di archeologia sacra più in crescita del Paese, dopo la forzata chiusura a causa del Coronavirus.

Padre Antonio Loffredo, parroco della Basilica di Santa Maria alla Sanità e direttore del sito archeologico, sorridendo ha detto: “”Ci sono state anche qui le difficoltà vissute da tanti, ma è stato un periodo in cui anche i nostri giovani lavoratori hanno imparato ad aiutare chi aveva ancor meno, a donare il loro tempo, a pensare il futuro, nonostante tutto”.

Le catacombe di San Gennaro

Le Catacombe di San Gennaro, tra le più grandi dell’Italia meridionale, si trovano nell’antico Rione Sanità, ricco di storia, ma anche di criminalità. In questo contesto, una rete di giovani del quartiere, nati via via intorno a don Antonio Loffredo e a don Giuseppe Rinaldi ha realizzato il progetto di riapertura delle catacombe nel 2006 dando la possibiltà a tutti di visitarle e vederle come le vediamo oggi. I visitatori sono passati da 5.000 nel 2006 a 130.000 nel 2018. Si tratta di un progetto di riqualificazione delle aree con molta malavita, che sta dando bellezza, lavoro e associazionismo nel quartiere.

Riapertura nel weekend

Nel prossimo weekend, si riparte, anche per i quaranta dipendenti della cooperativa sociale La Paranza, sono stati mesi duri: zero visite e la lunga attesa della cassa integrazione, arrivata solo da pochissime ore. “Viviamo questa ripartenza con entusiasmo e giusta prudenza, abbiamo già programmato le modalità in cui adottare distanziamento e dispositivi rigorosi di sicurezza”, sottolineano in una intervista a Repubblica,  Gianni Maraviglia ed Enzo Porzio, rispettivamente presidente e portavoce della cooperativa