L'episodio ad Avellino. Il blitz della Polizia Penitenziaria e il video pubblicato su Facebook dal Consigliere Borrelli
Nel carcere di Avellino è stato scoperto un pacco postale sospetto. All’interno vi erano delle pentole dotate di un doppio fondo. Queste celavano ben 25 dispositivi elettronici, tra cui: 19 microcellulari, 4 smartphone e 2 telefoni satellitari. La nota degli esponenti del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), Donato Capece ed Emilio Fattorello.
Il comunicato del Sappe –
“Di questi 25 telefonini abilmente occultati, 19 erano micro-telefonini, 4 smartphone e addirittura due apparecchi satellitari. Grazie dunque alla professionalità degli agenti c’è stato il sequestro”, commenta il segretario nazionale SAPPE della Campania Emilio Fattorello. Per Fattorello “l’ingresso o il tentato ingresso di cellulari nella carceri della Campania è un flusso continuo. Il fenomeno non è contrastato in maniera adeguata dall’Amministrazione ne dal legislatore.
L’indebito possesso ed introduzione di tali apparecchi non configurano, infatti, precise ipotesi di reato, come invece dovrebbe. Ma restano semplici violazioni amministrative ai regolamenti interni per un semplice possesso di oggetti non consentiti. L’utilizzo dei telefonini da parte dei detenuti, soprattutto quelli appartenenti alla criminalità organizzata, può alimentare e favorire le varie attività criminose dettate dall’interno all’esterno delle carceri“.
Il post di Borrelli –
“Avellino, la Polizia penitenziaria scopre 25 telefonini nel carcere di alta sicurezza occultati in pentole modificate. Le pentole erano state abilmente modificate creando un doppio fondo tale da poter celare una trentina di microcellulari, sei smartphone e addirittura due telefoni satellitari, il tutto corredati da caricabatterie“.
Avellino, la Polizia penitenziaria scopre 25 telefonini nel carcere di alta sicurezza occultati in pentole modificate
Le…Pubblicato da Francesco Emilio Borrelli su Giovedì 18 giugno 2020