Il dibattito sulla riapertura delle regioni e sulla richiesta di alcune regioni del Sud di bloccare gli spostamenti dalle zone a rischio, ha riportato alla memoria di tanti napoletani cosa avvenne nell’agosto del 1973 quando ci fu un’epidemia di colera.
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Come prima cosa va detto che il termine epidemia fu forse utilizzato erroneamente poiché descriveva una situazione ben più grave di quella che in realtà c’era in Campania. a Napoli ci furono in totale 119 casi e 15 morti, a Caserta soltanto 11 casi e nessun decesso. Insomma nulla a che vedere con i numeri che abbiamo visto in quest’emergenza Covid-19. Si corse subito ai ripari per arginare l’ondata epidemica, ciò nonostante in molte regioni del Nord si sviluppò una vera e propria psicosi contro i napoletani, visti come dei veri e propri untori.
Psicosi che campeggia ancora oggi quando i napoletani sono chiamati “colerosi”. Basti pensare che a settembre si sarebbero dovute disputare le partite di Coppa Italia Genoa-Napoli e Verona-Napoli, la Liguria in quell’occasione negò l’ingresso della squadra azzurra sul territorio. Tantissimi all’epoca i titoli di giornali eccessivamente critici nei confronti di Napoli
“I calciatori del Genoa e del Verona si ribellano. Non partono per le trasferte a Napoli e Bari”, “Arrivano in 5 da Napoli e si svuota un albergo“, “Cercasi untore per colera”, questi e tanti altri i titoli di vari giornali. Anche Paolo Mieli parlando di quel periodo disse: “Se noi riguardiamo i giornali dell’epoca bisogna ammettere che la criminalizzazione di Napoli fu davvero spropositata“.
La pagina Facebook Sudexit ha pubblicato in un post alcune immagini dei titoli dell’epoca
