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Tragedia in famiglia, muore un bimbo di due anni. Aveva ingoiato una vite di metallo

Michele non ce l’ha fatta. Dopo cinque giorni di agonia, Michele Bitca, il bimbo di soli 2 anni che aveva ingoiato una vite di metallo mentre giocava in giardino, è morto.

 Una vera tragedia, che ha sconvolto la comunità di Zelarino, nel Veneziano, dove la famiglia del piccolo era molto conosciuta. Il piccolo era ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Padova, dove era stato trasferito a seguito delle gravi lesioni alla trachea. I medici non hanno potuto far nulla per salvargli la vita. 

La vicenda

Tutto è accaduto in pochi secondi. Michele era nel giardino di casa, quando si è improvvisamente  accasciato a terra. I familiari, sconvolti, hanno chiamato il 118: i medici del Suem di Mestre, arrivati sul posto in pochi attimi, hanno iniziato le manovre per la rianimazione. Il piccolo era già in arresto cardiaco, e il personale sanitario ha provato in tutti i modi a ripristinare il battito.

I medici hanno intuito cosa fosse accaduto quando hanno provato ad intubarlo: la vite di metallo in mezzo alla trachea gli impediva infatti qualsiasi forma di ossigenazione. Ma grazie ai massaggi cardiaci praticati, l’oggetto è risalito e i medici sono riusciti a rimuoverlo.

Purtroppo il piccolo è stato troppi i minuti senza riuscire a respirare la situazione era già compromessa prima dell’arrivo in ospedale. Michele ha lottato per quattro giorni, fino al drammatico peggioramento di venerdì, quando il suo cuore ha smesso di battere.

Un dolore immenso per i genitori e per la tutta la comunità ortodossa di Zelarino. Suo padre Anatolie Bitca, moldavo sacerdote ortodosso di Mestre, è protopresbitero del I° vicariato arcivescovile.