Nei primi giorni dell’emergenza Coronavirus, all’inizio del mese di marzo, 22 penitenziari in tutta l’Italia sono esplosi in violenti ribellioni. Ingenti i danni causati alle strutture, con il governo che ha stanziato circa 20 milioni di euro solo per i lavori iniziali di recupero e decine i feriti.
Durante queste rivolte tra i feriti risulta anche un agente della Polizia Penitenziaria “infilzato” con una penna da un detenuto al 41bis. L’episodio e’ avvenuto nella casa circondariale Bancali di Sassari dove l’agente e’ rimasto ferito a uno zigomo.
Secondo quanto rende noto l’Osapp, con il vice segretario campano Luigi Castaldo, nonostante le violenze e i devastamenti, “non e’ stato preso nessun provvedimento contro i diversi rivoltosi individuati. – continua il sindacalista – restano solo i milioni di euro di danni e le gravi ripercussioni psicofisiche a causa dei carichi di lavoro sopraggiunti dal difficile periodo di restrizioni”.
“Sulle chat – aggiunge – ‘impazzano’ le immagini di quei terribili giorni” che stanno creando “nell’opinione pubblica disgusto e senso di debolezza nei confronti di uno Stato che dovrebbe dimostrare tutt’altro”. L’Osapp chiede “interventi giuridici, teser, jammer e soprattutto pene piu’ severe per i rivoltosi”.