Un giovane di origini senegalesi è stato arrestato dalla Polizia a Napoli per violenza sessuale ai danni di una donna nel Napoletano. Il fatto risale al primo pomeriggio di domenica 3 maggio, ultimo giorno di lockdown: l’uomo ha abusato di una donna che era in attesa del bus per Avellino nel parcheggio Metropark in corso Arnaldo Lucci, nei pressi della stazione centrale.
Le indagini sull’accaduto proseguono anche attraverso la visione delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza presenti nel parcheggio: si cerca di far luce sulla partecipazione di eventuali complici o su omissioni di soccorso da parte di persone presenti.
IL COMMENTO DELLA CRIMINOLOGA
“La sicurezza è un diritto imprescindibile dei cittadini: chi cammina per strada ha il diritto di sentirsi sereno. In un Paese civile tali nefandezze non dovrebbero verificarsi e quanto accaduto è di una gravità inaudita”. Così, in una nota, la criminologa Antonella Formicola commenta il grave episodio accaduto a Napoli dove una infermiera che tornava a casa è stata aggredita alla fermata del bus e poi
violentata da un immigrato.
“Una lavoratrice, impegnata per i malati di Covid che dopo il suo turno di lavoro si apprestava a tornare a casa dalla sua famiglia – sottolinea Formicola – ha rischiato di morire nella mani di una belva feroce. Tutti sappiamo quanto sia rischiosa la zona di Piazza Garibaldi soprattutto in determinate ore della giornata. E adesso, in piena emergenza Covid, essendoci poca gente per strada è ancora piu pericoloso. Le forze dell’ordine svolgono un lavoro immane con tanta dedizione per garantire a noi cittadini sicurezza, ma sono pochi” per questo, continua la criminologa “è importante che il Governo centrale investa sulla sicurezza, potenziando l’Esercito e i dispositivi di sorveglianza come le telecamere: proprio grazie alla videosorveglianza la polizia è riuscita ad arrestare il senegalese”.