La segnalazione di una donna proprietaria di alcuni locali del centro storico di Napoli dai quali non riesce a riscuotere più il fitto
Il coronavirus ha causato un altro grave problema dal punto di vista economico. Una questione della quale i cittadini discutono molto. Eppure, la politica rispetto a tale argomento non è riuscita a dare risposte concrete.
Stiamo parlando del tema degli affitti. Con molte famiglie che hanno visto ridursi o addirittura stopparsi le proprie attività commerciali e lavorative, è diventato molto impegnativo – se non persino impossibile – rispettare i pagamenti relativi a canoni di locazione.
Questo vale sia per le abitazioni private che per i negozi. Ma la problematica non è solo di chi deve pagare anche di molti proprietari che dovrebbero incassare. Tanti di loro non hanno altri introiti o fonti di reddito, di conseguenza si trovano ad affrontare una situazione davvero difficile.
È questo il caso di una lettrice che ha inviato in forma anonima una sua personale testimonianza su quella che è diventata una vera e propria tragedia.
L’APPELLO –
“Vi scrivo perché spero possiate mettere in evidenza la condizione di chi come me aveva un reddito ed ora a causa del covid19 questo reddito non ce l’ha più. Un problema, purtroppo, comune a tante persone. La differenza che per tutti è previsto un aiuto ma per quelli come me no. Ho reddito da canoni di locazione e in particolare una locazione che mi deriva da alcuni negozi del centro storico di Napoli. Naturalmente non mi pagano ed io con quei soldi vivo e pago il mio di fitto. Per noi piccoli proprietari che non veniamo pagati non è previsto niente né come contributo fiscale né economico. Nella mia situazione di difficoltà ho chiesto anche i buoni spesa del comune di Napoli, cosa che mi è costata in termini di dignità, ma neanche questo aiuto mi è stato dato, vivo da sola e naturalmente si privilegiano le famiglie con figli. Sono una contribuente e pago le tasse sul mio reddito, non vedo perché io, e tutti quelli come me, siamo figliastri di uno Stato che da noi sa solo prendere“.

