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Coronavirus, esposto il Crocifisso dei Miracoli nella Basilica del Carmine come durante la peste del `600

Nella basilica del Carmine maggiore di Napoli, hanno deciso di svelare il Crocifisso dei miracoli. Un’esposizione eccezionale dal momento che si è verificata solo nel 1656 per fermare la pestilenza, nel 1688 in occasione del devastante terremoto, oltre che durante le eruzioni del Vesuvio e nel primo sabato di quaresima.

Ora nella chiesa a ridosso di piazza Mercato, dove si venera la “Mamma d’o Carmene”, è stato tolto il drappo rosso che copre l’antico Crocifisso di legno con i capelli di seta dorata. Le cronache raccontano di un miracolo compiuto dal crocifisso nel quindicesimo secolo, quando durante l’assedio aragonese del 1439 resistette ai colpi di bombarda sparati, rimanendo intatto.

Un prodigio rimasto radicato nella devozione napoletana a distanza di tantissimi anni. Una credenza popolare che torna utile ora per chiedere la grazia in un momento così difficile, contro un avversario diverso ma pur sempre mortale, il coronavirus.